16 Ott 2013

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Il DL "anti-femminicidio" è Legge

È stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” del 15 ottobre 2013 n. 242 la legge 15 ottobre 2013 n. 119 conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013 n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province. L’entrata in vigore del provvedimento è fissata per il 16 ottobre 2013. 
Ecco alcune delle principali novità in relazione al contrasto alla violenza sulle donne:

Relazione affettiva

È il nuovo parametro su cui tarare aggravanti e misure di prevenzione. Rilevante sotto il profilo penale è da ora in poi la relazione tra due persone a prescindere da convivenza o vincolo matrimoniale (attuale o pregresso). Il codice si arricchisce di una nuova aggravante comune applicabile al maltrattamento in famiglia e a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte. Quanto all’aggravante dello stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che vi sia separazione legale o divorzio. Aggravanti specifiche, inoltre, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva.

Querela a doppio binario

Il dilemma revocabilità/irrevocabilità della querela nel reato di stalking è sciolto fissando una soglia di rischio: se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all’autorità giudiziaria, e ciò al fine di garantire (non certo di comprimere) la libera determinazione e consapevolezza della vittima.

Ammonimento

Il questore in presenza di percosse o lesioni (considerati ‘reati sentinella’) può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Si estende cioè alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L’ammonito deve essere informato dal questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio.

Arresto obbligatorio

In caso di flagranza, l’arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.

Allontanamento urgente da casa

Al di fuori dell’arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria se autorizzata dal Pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura pre-cautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Braccialetto elettronico e intercettazioni

Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.

Obblighi di informazione

A tutela della persona offesa scatta in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell’imputato in reati di violenza alla persona.

[styled_table width=”580px”]Dopo la conversione in legge del decreto contro il femminicidio – e la relativa entrata in vigore – l’ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione ha pubblicato una guida alle modifiche che la stessa legge apporta sia al codice penale che al codice di procedura penale.
Diverse le modifiche al codice penale. La legge ha introdotto diverse modifiche al codice penale in materia di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, frodi informatiche, furto, rapina e ricettazione, nonché al codice di rito. La guida della Cassazione esamina, in particolare, le modifiche ulteriori apportate dalla legge di conversione, «rinviando per l’analisi delle disposizioni convertite senza modifiche a quanto illustrato con la Relazione n. III/01/2013 dello stesso Ufficio del Massimario sul decreto legge».
3 punti fondamentali. Sono 3 i punti principali – sviluppati in 12 pagine – su cui si concentra il Massimario: il primo riguarda le modifiche al codice penale e, nello specifico, i reati contro la persona; il secondo riguarda i reati contro il patrimonio, frode informatica e responsabilità da reato degli enti; e, infine, l’Ufficio si occupa delle modifiche al codice di procedura penale.[/styled_table]
(fonte articolo: leggo.it, diritto.it)

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08 Ott 2013

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Aiutaci ad Aiutare! con 7Mila Miglia Lontano

il progetto “Around the world 2015” ha come scopo l’aiuto umanitario, la valorizzazione etica ed estetica del viaggiare consapevole, la sensibilizzazione ecologica nei confronti dell’ambiente. È l’ultimo progetto di un viaggio intorno al mondo che nasce dal cuore ed è guidato dal desiderio di conoscere altre realtà, un’esperienza semplicemente umana fatta di spirito d’avventura, di cooperazione, di solidarietà.
Un viaggio suddiviso in sette percorsi, pensati come sette diverse esperienze. Diverse per itinerario, partecipanti, tempi e luoghi, ma tutte impegnate nel cercare di realizzare uno scopo importante: contribuire a sostenere il lavoro di alcune associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.

Coinvolgere nel progetto Around the World 2015 sette importanti associazioni umanitarie è stata una scelta precisa dettata dal desiderio di poter essere d’aiuto a chi già da tempo è impegnato ad aiutare gli altri. In modi e forme diverse, ma in ogni caso con passione e professionalità. Aiutare chi aiuta è lo slogan e l’impegno del viaggio. Un piccolo contributo, ma importante, significativo e soprattutto concreto. È il modo migliore per dare un senso alla sfida, al viaggiare, trasformando un’avventura in un’occasione di solidarietà.

La manifestazione benefica giunta alla terza edizione, partirà da Brescia il 15 giugno 2014 per un viaggio in sette tappe, Italia to Kazakistan, Kazakistan to Cina, Alaska to Guatemala, Guatemala to Bolivia, Bolivia to Argentina, Sudafrica to Etiopia, Etiopia to Italia, ciascuna percorsa da un diverso equipaggio di fotografi e video maker, giornalisti e drivers che documenteranno ognuno una diversa fetta di mondo.

Ogni tappa è abbinata a un’associazione umanitaria impegnata a dare risposte alle diverse emergenze, il Centro Antiviolenza Casa Delle Donne CaD-Brescia è abbinato alla “Alaska to Guatemala“.
Tutti potranno aiutarci, acquistando simbolicamente delle miglia a partire da una disponibilità di 20 euro fino ad un massimo di 300 euro.
Ogni tappa del viaggio è di 7 mila miglia, che se verranno “vendute” tutte assicureranno i fondi necessari per realizzare il nostro Progetto: “Uscire dalla violenza è possibile, insieme ad altre donne è più facile“, finalizzato a garantire la continuità dell’attività ordinaria e straordinaria dell’Associazione e ad assicurare un sostegno economico alle donne vittime di violenza in grave condizione di disagio e indigenza.

Le miglia possono essere acquistate/donate sul sito www.7milamiglialontano.com.

È anche possibile partecipare alla PerformAsta 5.0: cinque sono le fotografie messe all’asta abbinate al Centro Antiviolenza Casa Delle Donne CaD-Brescia e di cui ci verrà devoluto l’intero ricavato:  https://www.casadelledonne-bs.it/2014/04/aiutaci-ad-aiutare-performasta-5-0/

Aiutaci ad aiutare: sostienici e condividi! Grazie.

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25 Set 2013

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Franca Rame Project

Il 5 ottobre, alle ore 20:30, ci sarà lo spettacolo teatrale “Franca Rame Projet” a cura di Dale Zaccaria: Una rilettura dell’arte di Franca Rame che si confronta con il tema della violenza sulle donne attraverso teatro, poesia e attualità. Dopo lo spettacolo interverranno le nostre collaboratrici:
Avvocata Wilma Formentini, aspetti giuridici nelle relazioni violente.
La psicologa e psicoterapeuta Marzia Sellini, aspetti psicologici nelle relazioni violente.
L’operatrice d’accoglienza Giovanna Pegoraro. L’ingresso è a offerta libera, presso il Salone “La Serra” in via Voltolino, Collebeato (BS).
Parte del ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla nostra Associazione.

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23 Set 2013

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Violenza di Genere: da uomo a uomo, parliamone

29 settembre, ore 18:30 – Violenza di Genere: da uomo a uomo, parliamone.
Sarà proiettato il video/documentario “Parla con Lui” di Elisabetta Francia. Seguirà un dibattito con il pubblico. Saranno presenti:
Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità Provinciale Brescia.
Piera Stretti, Presidente dell’Associazione Casa Delle Donne CaD-Brescia.
Aldo Braga, Presidente dell’Associazione Associazione Cerchio Degli Uomini Brescia.
Nice Bonomi, Formatrice.

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21 Set 2013

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Se comunicazione fa rima con discriminazione

Al Convegno su “Se comunicazione fa rima con discriminazione” Lorella Zanardo illustra il suo metodo di analisi delle pubblicità e delle trasmissioni sessiste. Un metodo con cui, nelle scuole, stimola negli studenti una visione capace di consapevolezza critica. E introduce il suo discorso mostrando come il lavoro delle associazioni e dei singoli che da anni si battono su questi temi (da lei stessa, con il Corpo delle Donne, a DonneinQuota, Udi e altre) sia stato raccolto e soprattutto rilanciato in modo autonomo da un grande numero di attivisti/e e blogger, in prevalenza donne, ma che contano anche numerose voci maschili.

Chi sono? Voci che salgono da basso, in maggioranza “anonime” – o meglio “anonimamente generose”. Infatti non diffondono la loro visione critica per professione o in cambio di alcun tornaconto, ma per la certezza che questo esercizio di espressione sia giusto, necessario e utile a tutte/i. Se gli enti pubblicitari e le istituzioni decidono di collaborare, si crea il quadro vincente, che lei ritiene sia ormai a buon punto in Italia. E, attraverso alcuni case histories, mostra quanto questo metodo condiviso sia efficace e dunque da incentivare per il futuro.

Il convegno “Verso una comunicazione responsabile: criticità e prospettive. Quando comunicazione fa rima con discriminazione, un confronto tra Comuni e mondo della comunicazione” ha avuto luogo per iniziativa del Comune di Milano, il 17 settembre 2013. L’intento era mettere a confronto le Amministrazioni locali e diversi attori coinvolti nel mondo della comunicazione affinché definiscano e valutino insieme gli strumenti più adeguati a rendere efficaci azioni migliorative da parte delle Amministrazioni comunali.

Il video:

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“LE DONNE VENDONO, VENDI LE DONNE” è il primo film di montaggio del collettivo Un Altro Genere di Comunicazione. In poco più di venti minuti, il tentativo è quello di raccontare lo sfruttamento dei corpi femminili e la loro oggettivizzazione in nome di mercato, profitti, audience.
Programmi di intrattenimento, spot pubblicitari, cartellonistica, carta stampata usano tutti gli stessi stereotipi come fossero rivolti evidentemente a un pubblico solo maschile ed eterosessuale.
Lo sguardo mediatico rende le donne oggetti di rappresentazioni alienanti, relegandole ad essere portatrici di carica erotica uniche responsabili della gestione di ambiti familiari e domestici, annientando tanto l’individualità che la collettività del genere femminile.
Spesso le critiche alle rappresentazioni mediatiche vengono poste in maniera sovrastrutturale, mirando solo ad evidenziare lo svilimento del corpo delle donne, l’uso massiccio che se ne fa, senza però sottolineare quale sia la struttura da decostruire, cioè il mercato economico che fa del corpo femminile un feticcio per vendere e riducendo esso stesso a merce.

Il video:

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13 Set 2013

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Due iniziative a Collebeato

Il 21 settembre e il 5 ottobre ci saranno due belle iniziative a Collebeato, il cui ricavato sarà parzialmente devoluto alla nostra Associazione Casa Delle Donne CaD-Brescia.

Il 21 settembre sarà organizzato uno “Spiedo e Polenta”, mentre il 5 ottobre ci sarà uno spettacolo teatrale “Franca Rame Projet” a cura di Dale Zaccaria. Per maggiori informazioni accedere al seguente link: franca rame project

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11 Set 2013

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Comunicato D.i.Re

Le considerazioni di D.i.Re sul decreto legge femminidicio nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati.

Ieri mattina, D.i.Re è stata ascoltata dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati, in merito alla indagine conoscitiva per la conversione in disegno di legge, del decreto legge sul femminicidio.

D.i.Re ha evidenziato come nel decreto legge manchi qualunque riferimento al riconoscimento del ruolo che i centri antiviolenza svolgono da anni in Italia grazie ad interventi e a progetti di contrasto alla violenza contro le donne, tantomeno viene fatto riferimento a politiche di sostegno dei centri antiviolenza. Non condividiamo inoltre il riferimento ad un Piano nazionale straordinario di contrasto della violenza contro le donne: gli interventi nei confronti del fenomeno non debbono rispondere a misure eccezionali perché la violenza contro le donne non è un fenomeno straordinario ma culturale che ha sempre avuto ampia diffusione.

 Il decreto legge persegue una politica di intervento emergenziale del problema, non risponde alle richieste della Convenzione di Istanbul recentemente ratificata dal Parlamento, di svolgere un intervento sistemico e di realizzare delle politiche globali ed integrate per affrontare il problema della violenza maschile.

 Pertanto al Governo e al Parlamento si chiede il rinnovo ed il miglioramento del Piano Nazionale esistente, e di attuare pienamente la Convenzione di Istanbul, riconoscendo in modo inequivocabile il valore storico-culturale e professionale dei Centri antiviolenza appartenenti a D.i.Re e il loro coinvolgimento in tutti i tavoli tecnici che si occupano di violenza, e lo stanziamento di specifici e adeguati fondi definiti nella legge di stabilità.

D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
Casa Internazionale delle Donne – Via della Lungara, 19 – 00165 Roma, Italia
Cell 3927200580 – Tel 06 68892502 – Fax 06 3244992 – Email direcontrolaviolenza@women.it
www.direcontrolaviolenza.it

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11 Set 2013

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Necrologio

Con la tua morte Marilia piangiamo quella di tutte le donne vittime di chi aveva detto di amarle. [divider_padding]]]>

30 Ago 2013

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D.i.Re: Decreto violenza, lontani da Convenzione di Istanbul

Comunicato dell’Associazione D.i.Re: Donne in Rete contro la violenza, sul dl contro il femminicidio.

Benché il capo 1 del decreto legge n. 93 del 14 agosto 2013 contenga alcune utili disposizioni e modifiche al codice penale e di procedura penale, che per anni abbiamo chiesto anche a livello internazionale, lo riteniamo insoddisfacente e ne respingiamo i presupposti.
Le misure previste sono inadeguate a contrastare la violenza maschile contro le donne e sono ben lontane dal dare attuazione alla Convenzione di Istanbul. Ancora una volta la violenza maschile contro le donne viene considerata un problema preminentemente di ordine pubblico e non culturale e sociale qual è;
Ancora una volta la violenza contro le donne viene affrontata in modo frammentario e settoriale distinguendo gli interventi sulle varie forme di violenza contro le donne (femminicidio, violenza sessuale, violenza di genere, stalking) e dimenticando che si tratta di un unico fenomeno e tanti sono i disegni di legge in attesa di essere discussi;
Ancora una volta si producono nuove leggi, quando il problema italiano non è la carenza di strumenti giuridici ma la loro applicazione, assolutamente insufficiente e disomogenea sul territorio nazionale;
Ancora una volta si propongono interventi non strutturali, senza prevederne una adeguata copertura finanziaria, a cominciare dal “Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere” – previsto nel capo 1 del decreto legge n. 93 del 14 agosto 2013 – che si vorrebbe realizzare “a costo zero”;
Ancora una volta la donna vittima di violenza viene considerata un “oggetto” debole e da tutelare, limitandone la libertà e la volontà. L’irrevocabilità della querela, introdotta verosimilmente con l’intento di proteggere la donna da eventuali pressioni, minacce o ritorsioni è una responsabilità che lo Stato non è in grado di assumersi non esistendo attualmente un serio programma di protezione della vittima che ne tuteli l’incolumità, dalla denuncia in poi, né un serio programma di interventi di prevenzione e contrasto alla violenza. Si rende irrevocabile la querela, ignorando che tante donne sono state uccise dopo che avevano ripetutamente e inutilmente denunciato e che in Italia come all’estero, a fronte di un aumento delle denunce, aumentano le archiviazioni, così come si riducono i processi che si concludono con una condanna del maltrattante. Ancora una volta le associazioni che da anni lottano contro il fenomeno della violenza maschile contro le donne e che rappresentano per queste una risorsa indispensabile, non sono state coinvolte nella discussione ed elaborazione del decreto sul femminicidio. Ricordiamo che la violenza maschile contro le donne non è un’emergenza, ma un problema che non può più essere rimandato. Chiediamo che questo governo affronti in modo organico e strutturale il tema, nominando un soggetto istituzionale che coordini gli interventi sulla violenza. L’attuale Piano nazionale – già da D.i.Re criticato perché totalmente inadeguato rispetto agli standard europei, in quanto inefficace nel raggiungere gli obiettivi previsti e insufficientemente finanziato – è in scadenza (novembre 2013). Riteniamo il suo rinnovo una opportunità da non perdere: il prossimo Piano dovrà essere necessariamente intercompartimentale e interdisciplinare, con una attenzione specifica a misure concrete di sostegno ai Centri Antiviolenza, senza i quali qualsiasi intervento rappresenterebbe una mera, frammentaria e demagogica enunciazione di principi. Ci aspettiamo inoltre misure che assicurino un adeguamento di tutti i servizi per donne vittime di violenza ai criteri di qualità richiesti già nel 1999 dal Consiglio d’Europa. Il NUOVO Piano nazionale dovrà prevedere il confronto tra tutti gli attori necessari chiediamo che D.i.Re, donne in rete contro la violenza, l’Associazione nazionale che rappresenta i Centri antiviolenza su tutto il territorio italiano, sia considerata una stabile, qualificata e autorevole interlocutrice proprio per il lungo percorso di oltre 20 anni di lavoro di tutte le associazioni aderenti a fianco delle donne che hanno subito violenza.[divider_padding padding=”26″] Articolo tratto da Globalist.it 

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25 Ago 2013

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Jackson Katz: La violenza sulle donne è una questione maschile

Questione femminile ci riferiamo spesso alla violenza domestica e agli abusi sessuali. Ma Jackson Katz, in questo audace e schietto discorso, sostiene che in fondo si tratta di problemi maschili – dimostrando come questi comportamenti violenti siano legati alla definizione di virilità. Un richiamo forte e chiaro per tutti noi – donne e uomini – a denunciare questi atteggiamenti inaccettabili e a essere i leader del cambiamento.

Fonte articolo: Ted.com

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