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15 Novembre: Ferite A Morte
Venerdì 15 Novembre, alle ore 21, presso il Teatro di Brescia, Palabanco via S.Zeno verrà messo in scena lo spettacolo teatrale “Ferite A Morte“, di Serena Dandini, con Lella Costa, Orsetta De’Rossi, Giorgia Cardaci, Rita Pelusio.
Il costo è di € 28,00 per un biglietto numerato e € 18,00 per un biglietto non numerato.
Per la prevendita dei biglietti contattaci al numero 030 2400636, entro il 13 novembre, in questo modo una piccola parte dell’incasso verrà devoluta direttamente alla nostra Associazione Casa Delle Donne CaD-Brescia. Grazie!
Importante: per ritirare i biglietti dello spettacolo teatrale “Ferite a Morte” da noi prevenduti, sarà necessario rivolgersi al banchetto informativo della Casa Delle Donne, che realizzeremo appositamente per la serata.
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“FERITE A MORTE”, PARTE IL TOUR NAZIONALE: CINQUANTA TAPPE IN DUE MESI PER TESTIMONIARE LA LOTTA CONTRO IL FEMMINICIDIO
Dal 25 ottobre la Spoon River sulla violenza di genere, scritta e diretta da Serena Dandini, nei teatri di prosa italiani. In scena Lella Costa, Giorgia Cardaci, Orsetta de’Rossi, Rita Pelusio.
Dopo quindici eventi ‘sold out’ nelle più grandi arene italiane e alla vigilia di un tour internazionale che approderà all’Onu a New York, nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, “Ferite a morte”, il progetto teatrale sul femminicidio scritto da Serena Dandini in collaborazione con Maura Misiti, intraprende una tournée sul territorio nazionale. Si parte il 25 ottobre dal Teatro Corsini di Barberino del Mugello per poi proseguire, con un calendario serratissimo con quasi cinquanta appuntamenti, lungo tutto lo Stivale.
Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia attraverso il linguaggio della drammaturgia, giocato, a contrasto, su toni ironici e grotteschi.
La scena teatrale è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocativi, la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura. Sul palco, ad interpretare le vittime, quattro attrici che si alternano a dare voce a queste storie: Lella Costa, celeberrima protagonista dei palcoscenici italiani e icona del teatro civile, Orsetta de’ Rossi, volto noto del cinema e della televisione, Giorgia Cardaci, attrice attiva tra grande e piccolo schermo, e Rita Pelusio, fuoriclasse del teatro comico nostrano. A loro di volta in volta si uniranno alcune donne in rappresentanza della società civile nel
territorio.
“Ferite a morte” si avvale del patrocinio del Ministero degli Esteri italiano ed ha come partner Eni, che dopo aver sostenuto il progetto dalle sue prima repliche, conferma il suo appoggio sia per la tournée nazionale, sia per quella internazionale, al via il 19 novembre a Washington.
La messinscena dello spettacolo è a cura di Serena Dandini, coadiuvata dall’aiuto regista Francesco Brandi. “Ferite a morte” è una co-produzione Mismaonda srl – La Contemporanea srl
“Ferite a morte” è anche un libro (edito da Rizzoli) e un sito www.feriteamorte.it che raccoglie informazioni, petizioni, notizie sul tema della violenza di genere. Anche su Facebook e Twitter.
[styled_table width=”580px”]Per saperne di più:
Intervista a Serena Dandini: il femminicidio è solo la punta dell’Iceberg, sull’Huffingtonpost.it[/styled_table]
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Corso gratuito: La violenza nei legami d'amore
Questa sera, 7 novembre, alle ore 20:30 si svolgerà l’iniziativa “La violenza alle donne: uomini che si interrogano“, presso la Casa Delle Associazione in via Cimabue 16, Brescia.
Intervengono:
Barbara Mapelli, Docente di Pedagogia Università Statale di Milano Bicocca
Giacomo Mambriani, Presidente Associazione Maschile Plurale
Introduce:
Nicola Negretti Psicologo Psicoterapeuta del Consultorio Familiare ONLUS
In seguito a questo evento il Consultorio Familiare organizza un corso gratuito di approfondimento in 4 giornate sulla violenza nei legami d’amore, in collaborazione con la Casa Delle Donne CaD-Brescia, aperto ad un massimo di 25 persone.
Programma:
giovedì 21 novembre
La conflittualità nella relazione e le ragioni psicologiche per cui possono prevalere modalità proprietarie dell’uomo nei confronti della donne e dei figli.
Dott.ssa Rossana Lombardi, Dott. Nicola Negretti.
giovedì 28 novembre
I modelli dei comportamento maschili e femminili nella postmodernità e il femminicidio.
Dott.ssa Elisabetta Donati, Dott.ssa Ileana Montini
giovedì 5 dicembre
Gli strumenti legati a difesa della donna: orientamenti e prospettive nel dibattito giuridico sulla violenza.
Avv. Ippolita Sforza, Avv. Cristina Guatta
giovedì 12 dicembre
Donne vittime di violenza. Modalità di accoglienza, aspetti sociali e sanitari.
Dott.ssa Maria Grazia Fontana, Dott.ssa Piera Stretti.
Sede: casa delle Associazioni di S.Polo, Brescia, via Cimabue 16, dalle 20:20 alle 22:30.
Iscrizione: è obbligatoria l’iscrizione entro il 18 novembre, scaricando il modulo e spedendolo via e-mail o fax.
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#RestiamoVive 8 Novembre
Purtroppo la Deputata Sel. Commissione Cultura, scienza, istruzione, Celeste Costantino non potrà essere a Brescia venerdì 8 novembre per il tour #RestiamoVive, poiché dovrà recarsi in Calabria per solidarietà e vicinanza nei confronti del Sindaco di Benestare minacciato dalla ‘ndrangheta.
Lo Scopo del tour:
Non è un raptus di follia, né si tratta di dramma della gelosia. Si chiama: femminicidio. È la punta dell’iceberg, l’ultimo atto di una violenza reiterata sulla vita delle donne. Non è un fenomeno con cui bisogna convivere; tutt’altro è una vergogna di cui il nostro Paese deve liberarsi.
Per riuscirci ognuno deve fare la propria parte: la cosiddetta società civile con una vera e propria rivoluzione culturale, la politica con provvedimenti mirati al contrasto e alla prevenzione della violenza maschile sulle donne. In questo quadro i centri antiviolenza svolgono un ruolo fondamentale in ottica di prevenzione e aiuto. Ma molte di queste strutture non riescono ad andare avanti per i continui tagli, per le difficoltà ad accedere periodicamente alle programmazioni regionali.
Oltre ad un impegno istituzionale che io insieme a tutto il gruppo parlamentare di Sel ci siamo assunti con una proposta di legge contro il femminicidio, sentivo il bisogno personale e politico di visitare questi spazi, questi presidi democratici. Per avere la possibilità di ascoltare dalla viva voce delle operatrici le difficoltà in cui si ritrovano ad operare, per riuscire grazie all’osservazione diretta delle strutture a capire le differenze che intercorrono tra una regione e l’altra.
Un viaggio, uno strumento utile per prendere ancor di più coscienza del lavoro prezioso portato avanti in maniera silenziosa e quotidiana dalle donne. Un viaggio per poter rafforzare un impegno non su dei numeri, dei dati ma sulla carne viva delle persone. Vive
sono le donne che ci lavorano, vive sono le donne che si rivolgono ai centri. Per prevenire il femminicidio, per non essere ancora di fronte al bollettino di guerra che tiene dentro donne di tutte le età, nazionalità e ceti sociali.
Ho deciso di intitolare questo viaggio #RestiamoVive, per segnalare la capacità di vincere e non quello di essere sconfitte dalla violenza. Tutto questo è stato possibile immaginarlo grazie alla disponibilità dei centri antiviolenza, a cui va da parte mia una sincera gratitudine. Alla fine di queste visite il mio desiderio è quello di formulare un lavoro strutturato che possa fare emergere le istanze e le vertenze che attraversano questi luoghi.
La prima parte si è composta di 8 tappe che mi hanno portato dal Sud al Nord della penisola. Siamo partiti lunedì 13 maggio dal centro “Roberta Lanzino” di Cosenza. Passando dal centro “Maree” di Roma (15 maggio), il centro “Ester Scadaccione” di Potenza (20/5), il centro “Voce donna Onlus” di Pordenone (8/6), il centro “Donna Lilith” di Latina (15/06), il Centro Veneto Progetti Donna di Padova (8/7), il centro “Donna Giustizia” di Ferrara (13/7), per finire questa ricognizione iniziale col centro Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna (13/7).
La seconda parte che si svolgerà in autunno è composta da altre 6 tappe: partiremo il 26 ottobre dal centro Casa Lorena di Casal di Principe (CE), passeremo dal centro Ananke di Pescara (4/11), dal centro Casa delle Donne Onlus di Brescia (8/11), dal centro Thamaia di Catania (2/12) e dal centro Save di Trani il 9 dicembre.
Altre tappe si aggiungeranno. Durante il viaggio racconterò sui social network e sul blog le mie sensazioni e le informazioni che raccoglierò in giro per l’Italia.
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"Ti amo troppo… No al Silenzio! Basta Violenza sulle donne"
Rassegna della Microeditoria di Chiari XI Edizione – “Con la Cultura si Mangia”, presenta Sabato 9 Novembre 2013 alla Sala Morcelli ore 10, la Mostra “Ti amo troppo… No al Silenzio! Basta Violenza sulle donne”
In cui interverranno:
Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità Provinciale di Brescia
Furio Sandrini (alias Corvo Rosso), satirist e artista ideatore della campagna
Piera Stretti, Presidente della Casa Delle Donne CaD-Brescia
Aldo Braga, Presidente dell’Associazione Cerchio Degli Uomini Brescia
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Il DL "anti-femminicidio" è Legge
È stata pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” del 15 ottobre 2013 n. 242 la legge 15 ottobre 2013 n. 119 conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013 n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province. L’entrata in vigore del provvedimento è fissata per il 16 ottobre 2013.
Ecco alcune delle principali novità in relazione al contrasto alla violenza sulle donne:
Relazione affettiva
È il nuovo parametro su cui tarare aggravanti e misure di prevenzione. Rilevante sotto il profilo penale è da ora in poi la relazione tra due persone a prescindere da convivenza o vincolo matrimoniale (attuale o pregresso). Il codice si arricchisce di una nuova aggravante comune applicabile al maltrattamento in famiglia e a tutti i reati di violenza fisica commessi in danno o in presenza di minorenni o in danno di donne incinte. Quanto all’aggravante dello stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che vi sia separazione legale o divorzio. Aggravanti specifiche, inoltre, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva.
Querela a doppio binario
Il dilemma revocabilità/irrevocabilità della querela nel reato di stalking è sciolto fissando una soglia di rischio: se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all’autorità giudiziaria, e ciò al fine di garantire (non certo di comprimere) la libera determinazione e consapevolezza della vittima.
Ammonimento
Il questore in presenza di percosse o lesioni (considerati ‘reati sentinella’) può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Si estende cioè alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L’ammonito deve essere informato dal questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio.
Arresto obbligatorio
In caso di flagranza, l’arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.
Allontanamento urgente da casa
Al di fuori dell’arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria se autorizzata dal Pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura pre-cautelare dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Braccialetto elettronico e intercettazioni
Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.
Obblighi di informazione
A tutela della persona offesa scatta in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell’imputato in reati di violenza alla persona.
[styled_table width=”580px”]Dopo la conversione in legge del decreto contro il femminicidio – e la relativa entrata in vigore – l’ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione ha pubblicato una guida alle modifiche che la stessa legge apporta sia al codice penale che al codice di procedura penale.
Diverse le modifiche al codice penale. La legge ha introdotto diverse modifiche al codice penale in materia di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, frodi informatiche, furto, rapina e ricettazione, nonché al codice di rito. La guida della Cassazione esamina, in particolare, le modifiche ulteriori apportate dalla legge di conversione, «rinviando per l’analisi delle disposizioni convertite senza modifiche a quanto illustrato con la Relazione n. III/01/2013 dello stesso Ufficio del Massimario sul decreto legge».
3 punti fondamentali. Sono 3 i punti principali – sviluppati in 12 pagine – su cui si concentra il Massimario: il primo riguarda le modifiche al codice penale e, nello specifico, i reati contro la persona; il secondo riguarda i reati contro il patrimonio, frode informatica e responsabilità da reato degli enti; e, infine, l’Ufficio si occupa delle modifiche al codice di procedura penale.[/styled_table]
(fonte articolo: leggo.it, diritto.it)

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Aiutaci ad Aiutare! con 7Mila Miglia Lontano
il progetto “Around the world 2015” ha come scopo l’aiuto umanitario, la valorizzazione etica ed estetica del viaggiare consapevole, la sensibilizzazione ecologica nei confronti dell’ambiente. È l’ultimo progetto di un viaggio intorno al mondo che nasce dal cuore ed è guidato dal desiderio di conoscere altre realtà, un’esperienza semplicemente umana fatta di spirito d’avventura, di cooperazione, di solidarietà.
Un viaggio suddiviso in sette percorsi, pensati come sette diverse esperienze. Diverse per itinerario, partecipanti, tempi e luoghi, ma tutte impegnate nel cercare di realizzare uno scopo importante: contribuire a sostenere il lavoro di alcune associazioni umanitarie che operano in tutto il mondo.
Coinvolgere nel progetto Around the World 2015 sette importanti associazioni umanitarie è stata una scelta precisa dettata dal desiderio di poter essere d’aiuto a chi già da tempo è impegnato ad aiutare gli altri. In modi e forme diverse, ma in ogni caso con passione e professionalità. Aiutare chi aiuta è lo slogan e l’impegno del viaggio. Un piccolo contributo, ma importante, significativo e soprattutto concreto. È il modo migliore per dare un senso alla sfida, al viaggiare, trasformando un’avventura in un’occasione di solidarietà.
La manifestazione benefica giunta alla terza edizione, partirà da Brescia il 15 giugno 2014 per un viaggio in sette tappe, Italia to Kazakistan, Kazakistan to Cina, Alaska to Guatemala, Guatemala to Bolivia, Bolivia to Argentina, Sudafrica to Etiopia, Etiopia to Italia, ciascuna percorsa da un diverso equipaggio di fotografi e video maker, giornalisti e drivers che documenteranno ognuno una diversa fetta di mondo.
Ogni tappa è abbinata a un’associazione umanitaria impegnata a dare risposte alle diverse emergenze, il Centro Antiviolenza Casa Delle Donne CaD-Brescia è abbinato alla “Alaska to Guatemala“.
Tutti potranno aiutarci, acquistando simbolicamente delle miglia a partire da una disponibilità di 20 euro fino ad un massimo di 300 euro.
Ogni tappa del viaggio è di 7 mila miglia, che se verranno “vendute” tutte assicureranno i fondi necessari per realizzare il nostro Progetto: “Uscire dalla violenza è possibile, insieme ad altre donne è più facile“, finalizzato a garantire la continuità dell’attività ordinaria e straordinaria dell’Associazione e ad assicurare un sostegno economico alle donne vittime di violenza in grave condizione di disagio e indigenza.
Le miglia possono essere acquistate/donate sul sito www.7milamiglialontano.com.
È anche possibile partecipare alla PerformAsta 5.0: cinque sono le fotografie messe all’asta abbinate al Centro Antiviolenza Casa Delle Donne CaD-Brescia e di cui ci verrà devoluto l’intero ricavato: https://www.casadelledonne-bs.it/2014/04/aiutaci-ad-aiutare-performasta-5-0/
Aiutaci ad aiutare: sostienici e condividi! Grazie.
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Franca Rame Project
Il 5 ottobre, alle ore 20:30, ci sarà lo spettacolo teatrale “Franca Rame Projet” a cura di Dale Zaccaria: Una rilettura dell’arte di Franca Rame che si confronta con il tema della violenza sulle donne attraverso teatro, poesia e attualità.
Dopo lo spettacolo interverranno le nostre collaboratrici:
Avvocata Wilma Formentini, aspetti giuridici nelle relazioni violente.
La psicologa e psicoterapeuta Marzia Sellini, aspetti psicologici nelle relazioni violente.
L’operatrice d’accoglienza Giovanna Pegoraro.
L’ingresso è a offerta libera, presso il Salone “La Serra” in via Voltolino, Collebeato (BS).
Parte del ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla nostra Associazione.

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Violenza di Genere: da uomo a uomo, parliamone
29 settembre, ore 18:30 – Violenza di Genere: da uomo a uomo, parliamone.
Sarà proiettato il video/documentario “Parla con Lui” di Elisabetta Francia. Seguirà un dibattito con il pubblico.
Saranno presenti:
Anna Maria Gandolfi, Consigliera di Parità Provinciale Brescia.
Piera Stretti, Presidente dell’Associazione Casa Delle Donne CaD-Brescia.
Aldo Braga, Presidente dell’Associazione Associazione Cerchio Degli Uomini Brescia.
Nice Bonomi, Formatrice.
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Se comunicazione fa rima con discriminazione
Al Convegno su “Se comunicazione fa rima con discriminazione” Lorella Zanardo illustra il suo metodo di analisi delle pubblicità e delle trasmissioni sessiste. Un metodo con cui, nelle scuole, stimola negli studenti una visione capace di consapevolezza critica. E introduce il suo discorso mostrando come il lavoro delle associazioni e dei singoli che da anni si battono su questi temi (da lei stessa, con il Corpo delle Donne, a DonneinQuota, Udi e altre) sia stato raccolto e soprattutto rilanciato in modo autonomo da un grande numero di attivisti/e e blogger, in prevalenza donne, ma che contano anche numerose voci maschili.
Chi sono? Voci che salgono da basso, in maggioranza “anonime” – o meglio “anonimamente generose”. Infatti non diffondono la loro visione critica per professione o in cambio di alcun tornaconto, ma per la certezza che questo esercizio di espressione sia giusto, necessario e utile a tutte/i. Se gli enti pubblicitari e le istituzioni decidono di collaborare, si crea il quadro vincente, che lei ritiene sia ormai a buon punto in Italia. E, attraverso alcuni case histories, mostra quanto questo metodo condiviso sia efficace e dunque da incentivare per il futuro.
Il convegno “Verso una comunicazione responsabile: criticità e prospettive. Quando comunicazione fa rima con discriminazione, un confronto tra Comuni e mondo della comunicazione” ha avuto luogo per iniziativa del Comune di Milano, il 17 settembre 2013. L’intento era mettere a confronto le Amministrazioni locali e diversi attori coinvolti nel mondo della comunicazione affinché definiscano e valutino insieme gli strumenti più adeguati a rendere efficaci azioni migliorative da parte delle Amministrazioni comunali.
Il video:
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“LE DONNE VENDONO, VENDI LE DONNE” è il primo film di montaggio del collettivo Un Altro Genere di Comunicazione. In poco più di venti minuti, il tentativo è quello di raccontare lo sfruttamento dei corpi femminili e la loro oggettivizzazione in nome di mercato, profitti, audience.
Programmi di intrattenimento, spot pubblicitari, cartellonistica, carta stampata usano tutti gli stessi stereotipi come fossero rivolti evidentemente a un pubblico solo maschile ed eterosessuale.
Lo sguardo mediatico rende le donne oggetti di rappresentazioni alienanti, relegandole ad essere portatrici di carica erotica uniche responsabili della gestione di ambiti familiari e domestici, annientando tanto l’individualità che la collettività del genere femminile.
Spesso le critiche alle rappresentazioni mediatiche vengono poste in maniera sovrastrutturale, mirando solo ad evidenziare lo svilimento del corpo delle donne, l’uso massiccio che se ne fa, senza però sottolineare quale sia la struttura da decostruire, cioè il mercato economico che fa del corpo femminile un feticcio per vendere e riducendo esso stesso a merce.
Il video:
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Due iniziative a Collebeato
Il 21 settembre e il 5 ottobre ci saranno due belle iniziative a Collebeato, il cui ricavato sarà parzialmente devoluto alla nostra Associazione Casa Delle Donne CaD-Brescia.
Il 21 settembre sarà organizzato uno “Spiedo e Polenta”, mentre il 5 ottobre ci sarà uno spettacolo teatrale “Franca Rame Projet” a cura di Dale Zaccaria. Per maggiori informazioni accedere al seguente link: franca rame project
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